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Publiservizi srl : appello ai cittadini casertani

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Riceviamo e pubblichiamo
Se arroganza e irregolarità amministrativa del Comune di Caserta potessero essere rappresentate da immagini clamorose, ne basterebbero solo due per rendere l’idea all’Italia intera.
La prima è quella del sindaco che nelle primissime ore pomeridiane si reca nel parco della reggia vanvitelliana per praticare jogging, accedendovi dal varco di via Giannone regolarmente accompagnato e  successivamente prelevato dall’auto dell’amministrazione pagata dai contribuenti unitamente al suo polivalente e affezionatissimo autista. La seconda sarebbe senza ombra di dubbio quella della cronica violazione dei più elementari principi di diritto tributario, del buonsenso e dello Statuto dei diritti del Contribuente ad opera della Publiservizi srl  Quest’ultima che precedentemente si chiamava Teleservizi riscuote e gestisce (per modo di dire, dal momento che opera senza scrupoli a uso e consumo proprio   e dell’ente comunale piuttosto che attenersi al diritto) per il Comune di Caserta tributi come la Tarsu, ma anche la distribuzione di tessere per il parcheggio cittadino e azioni di autotutela in ordine a controversie relative all’irregolarità della sosta rilevata da parcheggiatori e ausiliari del traffico.
La Publiservizi srl, la cui morfologia societaria è alquanto policroma e trasversalmente riconducibile a interessi imprenditoriali privati e figure paragovernative del passato trite e ritrite, in linea con un ambiguo processo inaugurato da diversi anni a questa parte, si evidenzia ancora una volta per la sua anomala attività  di riscossione perpetrata ai danni del contribuente casertano con il beneplacito istituzionale. Publiservizi srl, difatti, anche quest’anno non si smentisce ed evita di inviare gli avvisi di pagamento della Tarsu a circa la metà dei contribuenti casertani obbligandoli alternativamente a provvedere coattivamente a fine anno con una maggiorazione di €uro 5,68 per fantomatiche spese di notifica e soprattutto a versare l’importo della tassa in una soluzione unica a  tutto danno della liquidità dei portafogli cittadini già oltremodo provata da innumerevoli rincari e balzelli. Il fatto più sconcertante è che se si prova a rilevare l’anomalia dopo aver fatto 3 ore di fila e di attesa in un’angusta e sudicia stanza di via Botticelli per richiedere la ristampa dei moduli di pagamento che la Publiservizi srl non provvede a notificare ai contribuenti adducendo motivazioni e argomenti bassi e pretestuosi, una bionda signora di San Nicola La Strada addetta al disbrigo delle pratiche prova volgarmente a raggirare e confondere i cittadini legittimamente inferociti e a liquidarli in malo modo senza peraltro proferire argomenti convincenti o verbi correttamente coniugati. “Quante storie per 5,68 €uro, che saranno mai pochi euro in più?” Questa è la proposizione sfoderata sbrigativamente dalla operatrice della Publiservizi srl di Caserta. Ammesso e non concesso che rami secchi e parassiti  di una qualsivoglia amministrazione vengano lasciati liberi di bivaccare alle spalle dei contribuenti, non è pensabile che vengano abilitati a rastrellare denaro guadagnato onestamente per finanziare gli spostamenti privati dei sindaci e gli stipendi di quei dipendenti comunali che si addormentano sul posto di lavoro, smaltendo probabilmente le sbornie di un passato ricco di alcol e sostanze psicotrope.
Ad ogni modo si invitano i signori contribuenti a recarsi quanto prima presso la sede Publiservizi di via Botticelli a Caserta per ritirare personalmente i bollettini premarcati atti al versamento delle due rate della Tarsu evitando così di versare  a fine anno inutili maggiorazioni impropriamente utilizzate dall’amministrazione comunale di Caserta per arricchire gente altrettanto inutile. Anche perché non è affatto detto che a fine anno i cittadini possano contare sulla regolarità e la puntualità di messi comunali ed operatori della Publiservizi srl che da anni si lasciano volentieri sedurre da omissioni volute e studiate a tavolino per indurre il contribuente, soprattutto se anziano e sprovveduto a pagare più volte o fuori i tempi massimi con l’aggravio di soprattasse e appetitosi interessi moratori. Esperienza documentata (anche dall’ex assessore Ciontoli) docet.
Nando Silvestri (Casertanewseconomia)

 


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